Il mio metodo di lavoro
Ho sempre pensato che un buon educatore e addestratore, per poter essere definito tale, dovesse sapere come prendere qualunque tipo di cane.
Per poter fare ciò credo sia però necessario e imprescindibile avere una formazione dinamica ed essere disposti a rimettersi in gioco in qualunque momento della propria carriera per ampliarla. Così ho scelto di fare, non mi sono soffermata ad un singolo metodo educativo e ho aperto la mia mente a qualunque tipo di proposta formativa, così ho avuto la possibilità di ideare il mio metodo di lavoro.
Gli studi Universitari mi permettono di avere una visione molto scientifica del cane dal punto di vista fisiologico, endocrinologico ed etologico.
Il Corso Educatore con approccio Cognitivo Zooantropologico mi porta a considerare ogni soggetto nella sua individualità e con il proprio bagaglio di esperienze e conoscenze, oltre che a basare il percorso sulla motivazione come rinforzo positivo.
L'esperienza di affiancamento come Addestratore Classico mi ha permesso di valutare approcci e strumenti differenti riscontrandone l'efficacia su determinati soggetti in contesti specifici. Mi ha inoltre permesso di imparare a leggere le Doti Genetiche che compongono il carattere del cane e quindi di valutare ogni singolo soggetto e basare il percorso su di esse.
I diversi stage e workshop a cui partecipo mensilmente mi danno la possibilità di integrare ogni percorso con attività specifiche utili alla crescita di ogni cane.
Per ultimo, ma non per importanza, la specializzazione in Nutrizione mi permette di svolgere un lavoro a 360° per quanto riguarda il benessere del cane: integrando all'interno dei percorsi educativi valutazioni relative al comportamento alimentare mi occupo di valutare come l'alimentazione del soggetto e il suo microbiota intestinale possano influenzarne l'equilibrio psicologico e le funzioni cognitive.
Su cosa si basa quindi il mio metodo di lavoro?
Si basa principalmente sulla lettura del cane, la comprensione del singolo nella propria individualità e la consapevolezza dei limiti dello stesso e dei proprietari.
Il lavoro non viene svolto tanto sul cane in sé, ma principalmente sul rapporto che ha (o non ha alle volte) con i membri della famiglia, oltre che sul loro ruolo e approccio nei suoi confronti.
Alla base di tutto c'è la comprensione, il rispetto delle tempistiche del binomio e la giusta chiave per motivare entrambi a collaborare.
L'addestramento è collaborazione, l'educazione è comprensione.
Il mio compito è semplicemente aiutarvi a mettere da parte la frustrazione generata dalle incomprensioni e permettervi di ritrovare l'equilibrio con il vostro cane.
Un conto è avere un cane, un altro è averci un buon rapporto.
C'è chi crede di dover essere duro per farsi "rispettare" e chi pensa non sia assolutamente necessario mettere dei limiti.
Io penso che il cane necessiti di una guida, ma diventarlo sia molto più complesso di quanto si creda.
Veronica